La Lazio perde, ma non sugli spalti. Migliore in campo? Il dodicesimo uomo! Sempre e comunque il tifoso è protagonista, la Curva Nord e spettacolo, dallo striscione di commiato per “Orso” fondatore dei VIKING, al messaggio di distacco dal sistema viziato del calcio.

 Hanno cantato sempre, in barba al risultato, alla temperatura, solo loro, gli ultras biancocelesti.

Solita Curva, mai doma, solita Curva che sa regalare “brividi forti e voglia di gridare”.

Olympia che volteggia maestosa celebrando la grandezza della nostra storia ultracentenaria, i canti ed uno striscione: 

«Riposa in pace Orso… vecchio Vikingo».

Questo il prologo di una serata che sarebbe stata dannata per la Lazio e che, ancora una volta, avrebbe confermato la dura legge del gol: e sempre l’ex a fare male.

E se in canca c’è malumore, sugli spalti la storia è un’altra.

Conta er core: la Curva Nord continua a cantare, a tifare, le voci ed i cori si fanno più forti, nonostante tutto.

SIAMO CONTRO IL SISTEMA 

Il calcio non è solo quello giocato sul rettangolo verde, non sono solo i 90 minuti. Il calcio è un intero sistema, a volte viziato.

Noi laziali lo sappiamo bene dopo gli ultimi episodi atti a danneggiare il volo dell’aquila ed il tifoso veste l’elmetto… è ora di combatterlo questo sistema corrotto.

Ed è un nuovo motto:

«Contro il sistema calcio, la gioventù si scaglia»

Affisso questo messaggio sotto alla sede della FIGC, del CONI e dell’AIA comparso nella notte.

Perché il laziale c’è e ci sara sempre a fianco dell’aquila. Contro il sistema, contro i vizi di forma, contro le ingiustizie subite!

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